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Pero Legno facilmente lavorabile, di colore giallo rossastro. Nelle epoche più antiche fu utilizzato per la costruzione di mobili rustici, ma successivamente trovò maggiore impiego in ebanisteria per la realizzazione di parti decorative a intaglio o a intarsio. Tinto in nero assomiglia all'ebano.
Pero (Pyrus)
Fam. Rosaceae
Nomi comuni: Pero
Aree e habitat di vegetazione
Il Pero, originario dell'Europa e dell'Asia occidentale, comprende circa 300 specie in Italia tra arbustive e arboree, presenti in gran parte sull'Appennino centrale, mentre le specie presenti nel mondo sono complessivamente 5.000! Non tutte le varietà di Pero producono frutti commestibili. E' una pianta che si adatta agli ambienti meridionali come a quelli continentali fino a circa 1000 m di altitudine. Ultimamente è soggetto al cosiddetto “colpo di fuoco”, causato da un batterio che si sta diffondendo particolarmente in nord Italia su piante di Pero, Melo e su altre rosacee.
Caratteristiche dell'albero
Gli alberi possono raggiungere circa i 100 anni di età i 15-17 metri di altezza. Ha corteccia bruna, che negli esemplari adulti tende a diventare rugosa e a fessurarsi. I tronchi commercializzabili privi di rami, non sempre di forma cilindrica, raggiungono approssimativamente lunghezze massime di 6 m.
Caratteristiche del legno
Il legno è omogeneo e compatto, molto pesante, con ritiro medio, resistente ai tarli. Il colore è chiaro, tendente al rossiccio dopo la vaporizzazione, con durame talvolta brunovioletto. Di facile essiccazione, è però soggetto a incuratura negli impiallacci. Data la sua struttura omogenea, si lavora facilmente e non si scheggia, si presta ottimamente alla fresatura, alla tornitura, all’intaglio e alla scultura.
Impieghi principali
Si utilizza nella costruzione di mobili, anche intagliati, nella fabbricazione di strumenti musicali e di strumenti di precisione: falegnameria fine, giocattoli, righelli, xilografia, ecc.