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- Art Déco (1914-1930)
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Art Déco (1914-1930): i mobili di questo stile hanno forme a zigzag e presentano tratti geometrici (a scacchi, motivi a V e raggi solari) oltre che intarsi di altri materiali come l’alluminio, l’acciaio inox e addirittura anche pelle di squalo e di zebra.
- Barocco (1630-1700)
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Verso la metà del secolo XVI cominciò ad apparire un nuovo stile, il barocco, prima in Italia e poi più tardi in Francia, dove al tempo di Luigi XIV l'ebanisteria fu oggetto di mecenatismo e sottoposta al diretto controllo regio.
Il primo ebanista del re fu André Charles Boulle, designato nel 1672, i cui mobili compendiano lo stile barocco, con elaborati intarsi in ottone finissimo, tartaruga e finiture in bronzo cesellato su fondi ebano e palissandro.
I mobili barocchi sono caratterizzati da un grande interesse per la decorazione e per la forma: le proporzioni sono deliberatamente rovesciate, e l'intaglio è profuso con profonde modanature, sinuose volute intrecciate e timpani di proporzioni spropositate.La tecnica decorativa più usata in questo periodo è l'intaglio, insieme alla pittura e agli intarsi di dorature, bronzo e marmi, questi ultimi eseguiti in Italia e anche per l'esportazione. Le sedie, molto variate nella forma, erano intagliate e spesso ricoperte di pelle stampata, dorata e guarnita di borchie alla moda spagnola.
- Biedermeier (1815-1848)
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Biedermeier (1815-1848): i mobili hanno linee semplici e funzionali e per lo più sono decorati con rettangoli, losanghe e arabeschi vegetali. Sono famose le sedie con schienale a foglia o a ventaglio con il davanti squadrato, gambe dritte o a sciabola e sedili imbottiti a tinta unita o a righe o a fiori. I legni più usati sono: noce, betulla, frassino, larice, ciliegio e pero.
- Gotici (XII-XVI Sec.)
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L'epoca detta gotica ebbe come elemento dominante la Chiesa. Si iniziarono ad innalzare numerose chiese robuste la cui forma influenzò tutto ciò che fu creato in quel periodo. Questo fu particolarmente vero per il mobilio.
I mobili gotici ebbero tendenza lineare, e i motivi decorativi si ispirarono direttamente all'architettura religiosa del tempo: archi a tutto sesto o ogivali, decorazione a intaglio, pilastri e contrafforti.
Il metodo preferito fu l'intaglio, che rappresentava soprattutto motivi vegetali, con foglie di vite, acero, crescione selvatico e prezzemolo, ma anche uccelli, animali e figure umane di forme bizzarre.
I principali tipi di legno utilizzati per i mobili gotici furono la quercia e il noce, che si prestavano a essere intagliati. Talvolta i mobili gotici erano intagliati e modanati su tutta la superficie. Verso la fine di questo periodo si diffuse la decorazione dipinta.
- Impero (1805-1814)
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Impero (1805-1814): i mobili presentano numerosi omaggi a Napoleone come decorazioni con la lettera “N”, la corona d’alloro e l’aquila. altre decorazioni tipiche sono le vittorie alate, gli amorini le sfingi e le cariatidi. Sono tipici i tavoli circolari sostenuti da un piede centrale o da esili colonne, i divani con lo schienale e i braccioli sullo stesso livello, le sedie e le poltrone con schienali rivolti all’indietro e i letti che imitano il profilo di una barca.
Il neoclassicismo raggiunse tardi la Francia, e fu sostituito in un primo tempo dallo stile Direttorio e poco dopo dalla versione napoleonica del revival classico, lo stile Impero.
I mobili impero si distinguono per la simmetria del disegno, le proporzioni pesanti, e per le ampie e lisce superfici impiallacciate, con poche modanature e decorazioni. L'intaglio fu poco usato, e l'ormolu (decorazioni di bronzo dorato) fu molto raro.Motivi e forme erano ispirati a mobili egizi, greci e romani. Lo stile impero ebbe molto successo in Inghilterra e negli Stati Uniti. In Germania e in Austria lo stile impero fu alla base della formazione dell'assai diffuso stile Biedermeier, una sua versione semplificata e più pesante.
- Liberty (fine ‘800)
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Liberty (fine ‘800): anche noto come stile floreale o Art Nouveau o Jugendstil è tipico di quei mobili dalle linee esili e con decorazioni floreali o leggiadre figure femminili che sorreggono lampade.
- Luigi Filippo (1830-1848)
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Luigi Filippo (1830-1848): i mobili hanno forme pesanti, legni scuri e vedono l’assenza di motivi ornamentali ad eccezione di foglie e palmette poste sui braccioli e sulle gambe di sedie e tavoli. Tipiche del periodo sono il motivo a “coscia di ranocchio” e la cornice a “tulipano”.
- Regency (1800-1840)
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Regency (1800-1840): è uno stile esotico ed eclettico che si è diffuso soprattutto in Inghilterra, presenta decorazioni particolari che richiamano motivi egizi, arabi, greci e cinesi. I mobili tipici di questo periodo sono soprattutto tavolini da studio e biblioteca in legno di pino con impiallacciature di palissandro e bambù.
- Restaurazione (1660-1685)
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Restaurazione: è lo stile tipico dei mobili francesi costruiti sotto i regni di Luigi XVIII e Carlo X, caratterizzati da linee più morbide, dall’ uso di legni chiari e dalla presenza di ripiani raffinati in marmo colorato.
- Rinascimento (1460-80 / 1520-30)
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Lo stile Rinascimentale nacque agli inizi del XV secolo in Italia e in particolare a Firenze. Caratterizzato da forme greco-romane e idee bizantine. La decorazione rinascimentale si fece assai elaborata, grazie ad ebanisti che ormai erano veri e propri artisti.
L'uso di segherie e torni favorì la costruzione di mobili più leggeri e ben costruiti, mentre aumentava la quantità dei tipi di legno impiegati: noce, pino, ebano e altri. La decorazione divenne più varia e complessa: ai motivi gotici si aggiunsero quelli orientali, come stelle, falci di luna, e l'intreccio di volute chiamato arabesco; dall'Oriente provenne anche la tecnica dell'intarsio, in avorio, madre perla e metallo.Fu ripresa la doratura utilizzata nei mobili dei Romani, e i pittori famosi come Piero Di Cosimo si occuparono di decorare cassoni e credenze dei loro sovrani. L'intaglio continuò ad essere diffuso, migliorato però nella qualità e nella varietà, perché si era liberato dalla rigidità delle forme architettoniche.
In questo periodo comparve una grande varietà di modelli, tra cui il cassone in Italia e in Spagna il "vargueno", una scrivania apribile, intagliata, intarsiata e dipinta.
La costruzione e la decorazione dei mobili spagnoli avveniva con l'utilizzo di grandi quantità di ferro e pelle.
- Rococò (1700-1775)
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Anche per i mobili rococò (1700-1775) la forma fu secondaria rispetto alla decorazione. I mobili rococò sono leggeri ed eleganti, di forme incurvate e asimmetriche, coperti di decorazioni lussureggianti a motivi floreali e animali.
La decorazione della superficie, ottenuta con dorature, pitture, intagli e applicazioni di ornamenti in bronzo dorato, dissolve quasi completamente il profilo della forma. Il più importante mecenate dello stile Rococò fu Luigi XV di Francia.Gli esemplari creati in questo periodo sono rari, costosi e molto apprezzati per la forma straordinaria e per l'esecuzione. Furono inventati nuovi tipi, come la scrivania a ribalta, mentre i vecchi tipi venivano rinnovati: la gamba mossa fu applicata a tavoli e sedie, e i cassettoni presero una forma incurvata e sinuosa.
- Rustico
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Rustico: si tratta dello stile che riguarda tutti i mobili delle popolazioni contadine di primo Novecento caratterizzati da forme elementari e da una gran robustezza.
- Svedese (XVIII-XIX sec.)
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Svedese: è uno stile che ha conosciuto il successo a partire dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso. I mobili sono semplici e robusti per lo più realizzati in tek sia chiaro che scuro. Tavoli e sedie hanno angoli smussati con sedili in pelle.
- Vittoriani (1837-1901)
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L'età vittoriana, che coincide col regno di Vittoria, regina d'Inghilterra (1837-1901), vide una vastissima produzione di mobili in uno stile eclettico che combinava elementi di epoche precedenti, adattandoli in combinazioni stupefacenti.
Una produzione tanto vasta fu resa possibile a partire dal quinto decennio del secolo XIX dalla fabbricazione meccanica: l'introduzione di presse meccaniche e di macchinari per tagliare le impiallacciature rendeva possibile la rapida e poco costosa, anche se non sempre artistica, creazione di mobili. Inoltre i miglioramenti dei trasporti resero disponibili ovunque e in gran quantità i legni esotici più pregiati: mogano, palissandro, tek ed ebano.
L'intaglio era diffuso: i mobili vittoriani in quercia intagliata della fine del secolo XIX e dell'inizio del XX sono ora richiesti dai collezionisti, anche se erano ritenuti semplici e di poco valore all'epoca della loro creazione.
Lo stile si ispirava a epoche precedenti: il gotico vittoriano imitava i mobili da chiesa del secolo XIV, mentre il revival rinascimentale subì l'influenza italiana.
La fioritura finale dell'epoca vittoriana fu nello stile Art Nuveau, derivato dal Rococò e legato al movimento Arts and Crafts. Tipiche di questo stile furono le linee sinuose e i forti contrasti di luce e ombra, come nei mobili creati dall'architetto Hector Guimard.
Malgrado i recuperi eclettici del passato, il secolo XIX è segnato da importanti progressi tecnici. L'americano John Belterr creò i mobili laminati in legno intorno al 1845; nel 1841 il viennese Michael Thonet brevettò il procedimento per incurvare il legno.
Le nuove tecniche ebbero grande influenza sulla successiva produzione di mobili.