Le tinte estratte dal catrame vengono comunemente chiamate aniline. La gamma dei colori disponibili va dal giallo al bruni cupo, si acquistano in mesticheria sotto forma di polveri commercializzate in bustine da poche decine di grammi. Le aniline si distinguono in dipendenza dal solvente: aniline all'acqua o aniline all'alcool. Le aniline all'acqua sono, come la terra di Cassel, più stabili alla luce e compatibili con prodotti vernicianti a base alcolica e sintetica.
Altro vantaggio delle tinte ad acqua è la loro praticità, in quanto possono essere miscelate fra di loro e con quelle di origine naturale per ottenere tonalità intermedie. Inoltre il loro impiego è piuttosto semplice in quanto ripassando su una parte appena trattata, non si rischia di lasciare aloni o chiazze più scure dal momento che l'acqua evapora lentamente.
Le aniline all'alcool sono particolarmente indicate per tingere i legni molto sottili (piallacci e lastroni) che, se trattati con grandi quantità d'acqua, si imbarcano e deformano tendendosi a staccare. L'uso di tinte all'alcool non è comunque semplice poiché l'alcool può deteriorare la colla, per cui occorre proteggere le giunzioni con uno strato di paraffina. Possono dare luogo a tinte non uniformi se stese da mani poco esperte e non ultimo, la lucidatura a gommalacca è possibile solo dopo circa una quarantina di giorni dal trattamento di tintura.
Esiste anche un metodo di tintura del legno che si basa non sull'aggiunta di pigmenti colorati, ma sulla reazione con i tannini del legno facendoli diventare più scuri. Questo metodo, chiamato mordenzatura, da effetti esteticamente molto validi, ma è di una elevata difficoltà in quanto l'esito no è prevedibile a priori se non con una grande esperienza.
Uno dei mordenti più usati è il bicromato di potassio, particolarmente adatto per scurire la quercia ed il mogano e quindi ad uniformare la tinta delle parti nuove con quella della struttura più vecchia.
I cristalli di bicarbonato di potassio sono praticamente indicati per la colorazione del mogano. Questo metodo viene usato anche per dare al legno un spetto anticato. Si presta bene per armonizzare le integrazioni nuove. Ai cristalli viene aggiunta acqua necessaria allo scioglimento completo. Al momento dell'uso si aggiunge acqua per poter ottenere la giusta colorazione. Sebbene il liquido risultante sia un arancio vivo, da al legno un colore caldo e piacevole. Se usato molto concentrato si ottiene una colorazione quasi nera. Lo scurimento del legno non avviene appena applicato, ma ad asciugatura avvenuta.