Nel diciassettesimo secolo, in Francia, lo stile barocco è stato introdotto insieme allo stile Luigi XIII, che si caratterizzava per l'opulenza delle decorazioni e la ricerca di dettagli decorativi insoliti e fantastici che stimolavano l'uso di materiali preziosi. Con le sue imponenti dimensioni, il mobile barocco ha gradualmente abbandonato la linea retta a favore di linee curve e spezzate, e rispetto al secolo precedente si è distinto per una netta riduzione dello spessore del legno e una maggiore precisione nell'assemblaggio dei vari elementi. La maggior parte delle giunture è ancora bloccata da perni conici tagliati, ma l'uso della colla si diffonde per rendere tutto più solido. I chiodi quadrati vengono ancora utilizzati, ma le loro teste diventano più sottili e piatte e i chiodi vengono piantati in modo traditore (in diagonale), con la punta che sporge dal legno per aumentare la tenuta. Tipiche dei mobili barocchi sono l'uso di forme curve e ornamenti ricchi, con un ampio uso di sculture e l'impiego di materiali preziosi (oro, argento, lacca e avorio) nella decorazione. Molto diffusi sono anche i legni dorati, mentre per le punte dei capelli vengono utilizzate lastre di pietre dure e applicazioni in bronzo dorato, spesso trasformandosi in vere opere d'arte grazie all'uso di pietre di marmo dipinte preziose. Il primo scrittoio con scaffali lisci e cassetti disposti come fregi o sovrapposti alle due estremità del mobile appare per primo, e la decorazione a giro per le gambe di tavoli e sedie si diffonde. Si fa una chiara distinzione tra sedie e poltrone: gli schienali delle sedie sono generalmente bassi, tranne che per le sedie rappresentative, e al posto dei sedili in legno, che sono rivestiti con cuscini, viene utilizzata l'imbottitura. Il gusto barocco, sviluppato in modi diversi in altri paesi europei, assume in Italia volute e onde, presenti nei mobili della regione romana, l'uso di piastrelle intagliate in Piemonte, l'uso di intagli sontuosi in Veneto e Liguria. I motivi che ricordano l'acqua si diffondono nella decorazione dei mobili barocchi italiani: salamandre, conchiglie, cavallucci marini sono presenti soprattutto nei mobili veneziani. Nel XVIII secolo, la produzione di mobili francese abbandona le influenze italiane e fiamminghe e assume una propria identità e omogeneità stilistica: così si afferma lo stile Luigi XIV. I mobili diventano un vero e proprio monumento al lusso, l'arredamento è riccamente decorato e intagliato, la tecnica delle intarsie diventa sempre più raffinata. Gli strumenti utilizzati nel processo di lavorazione, essenzialmente immutati, diventano più precisi e avanzati: vengono introdotti strumenti per la finitura, come il piallatore a filo (per piallare i pannelli), la sega (lame strette per modellare le parti curve), la matrice (per modellare le incrostazioni geometriche) e la sega a tazza per tagliare le incrostazioni più complesse. La levigatura viene trattata con maggior cura e l'uso del gommalacca, una resina diluita nell'alcool, viene diffuso per la lucidatura e completato con un processo di ceratura a base di cera d'api. La tecnica costruttiva diventa più precisa, vengono utilizzate giunzioni estremamente ben realizzate, l'uso della colla è abbondante per rendere quasi superflui i perni, se vengono utilizzati, assumono una forma cilindrica anziché conica. Anche i chiodi hanno ora teste rotonde e gambe rotonde a sezione circolare. La scelta del legno diventa più ricca e variegata, anche se le specie di legno più comuni sono ancora quelle di noce massello, e iniziano a emergere nuove tecniche di lavorazione, come la doratura (placcatura di pannelli di legno pregiato), l'intarsio (curvatura con materiali diversi dal legno, come avorio, madreperla e metallo) e la marquetteria (rivestimento con sottili legni colorati a formare motivi e figure). La forma di base dei mobili di lusso, ad eccezione dei bauletti, è ancora quella dello stipite aversano, ma la struttura semplice viene sostituita da un design più raffinato: cassetti e armadi sono rivestiti frontalmente con pietre semipreziose, la preziosa cornice è decorata con ebano e bronzo dorato. Il contenitore (toilette) diventa il contenitore di biancheria più comune, anche se continuano ad essere realizzati armadi alti. I mobili da seduta diventano sempre più raffinati: le sedute sono ampie, i braccioli sono intagliati e decorati, mentre le cinghie per sostenere l'imbottitura della sedia si espandono, sostituendo il sistema di assi più rigido con cinghie e assi. Viene progettata una sedia particolare, chiamata canapé, in cui possono sedersi due o tre persone. Il comodino appare anche nei mobili per la camera da letto, un piccolo cassetto con tre o quattro cassetti che viene utilizzato sia come contenitore che come piano d'appoggio. Compare anche la consolle, un mobile che assume quasi esclusivamente una funzione ornamentale. I tavoli di tendenza hanno gambe molto curate, traversi e fasce. Oltre al legno, i materiali più utilizzati sono il marmo e il bronzo. Combinazioni di diversi materiali come ebano, tartaruga, ottone, stagno e madreperla conferiscono immagini di valore decorativo straordinario. Le principali caratteristiche di un mobile ben realizzato sono l'aderenza perfetta del legno intarsiato, la qualità delle maniglie in ottone o bronzo dorato, il contrasto tra altorilievi e bassorilievi. Un motivo decorativo diffuso sono le "singeries", scene su grandi superfici piatte che raffigurano scimmie nell'atto di imitare gesti umani. In questo periodo, in Francia, appare il laccato, un nuovo materiale importato dall'Estremo Oriente, che diventerà diffuso nel secolo successivo. In Italia, i modelli proposti dallo stile Luigi XIV vengono rivisti e viene proposta l'importanza dell'intaglio e della doratura.

Tipi di Legno

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