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Gli abrasivi sono usati per rimuovere la
ruggine, gli ossidi, le macchie di corrosione e le alterazioni sulle superfici metalliche, e per
pulire e preparare la superficie del legno prima della finitura. Poiché sono disponibili in una gran varietà di tipi, ci si
dovrebbe sempre assicurare di usare il grado di abrasivo corrispondente al lavoro da
fare. Gli abrasivi adatti per lavori in metallo includono: corindone, gesso in polvere,
lana d'acciaio, panni abrasivi, rossetto, polvere tripoli, pomice in polvere, smeriglio.
Quelli per il legno includono: carta vetrata del grado più sottile, lana d'acciaio,
carta vetrata più ruvida. Gli abrasivi usati per levigare il vetro sono l'ossido di zinconio e
il mastice in polvere.
L'acetato di amile è un liquido incolore che
dissolve completamente la celluloide, ed è,quindi, un solvente ideale per pitture e
vernici alla cellulosa, che sono spesso difficili da levare. Può inoltre essere utilizzato per
togliere le macchie dai tessuti.
È altamente infiammabile, e a causa della facilità di evaporazione non va usato in uno
spazio ristretto.
Disponibile sia in cristalli, sia in una soluzione incolore in acqua al 50%, l'acetato d'ammonio è una preparazione innocua, non tossica, con un leggero odore di ammoniaca. Si può acquistare in piccole quantità da qualunque fornitore di articoli per laboratori chimici.
È una resina sintetica, che sciolta in alcool
etilico (20 gr di PVA in 100 ml di alcool) forma una vernice usata per riverniciare
dipinti.
Un buon adesivo per ceramica e legno è fatto con l'emulsione di acetato di
polivinile.
Si può acquistare come aceto bianco o distillato. Contenendo acido acetico, può essere usato come smacchiatore al posto dell'acido acetico.
E' un liquido incolore, volatile, derivato dal petrolio; è un potente solvente per pittura,lacca, pece, adesivi alla cellulosa, cere e vernici, ed è particolarmente utile per rimuovere quelle vernici e pitture che resistono ad altri solventi. Si deve applicare con attenzione, perché agisce molto rapidamente;la sua azione può essere rallentata diluendolo con un sostituto della trementina o fermata con paraffina. Poiché è altamente infiammabile, va maneggiato con prudenza e non deve mai essere usato vicino a una fiamma libera. Bisogna inoltre evitare di respirarne i vapori,che possono essere pericolosi.
Gli acidi formano una classe di sostanze che
sono composte di idrogeno combinato con altri elementi chimici. Sono neutralizzati
dagli alcali.
Mentre le loro proprietà corrosive rendono gli acidi insuperabili per la pulizia
degli oggetti, particolarmente per quelli di metallo, essi sono potenzialmente molto
pericolosi. Gli acidi usati per la pulizia e il restauro devono essere tenuti in bottiglie di
vetro chiaramente etichettate con tappi di vetro smerigliato, in un posto lontano da
altre sostanze, e, ovviamente, fuori della portata dei bambini. Gli acidi non vanno mai
trasferiti in contenitori di recupero, come per esempio bottiglie di bevande, con le
quali potrebbero essere scambiati, ne in contenitori di plastica, poiché potrebbero
corroderli, causando infiltrazioni e versamenti, che potrebbero dar luogo a una accidentale
bruciatura.
Usando acidi in soluzioni diluite, la regola principale è: aggiungere sempre l'acido
all'acqua, e mai l'acqua all'acido!
E l'acido costituente dell'aceto, ed è in questa forma che può essere usato per rimuovere le macchie. Solvente efficace per sostanze organiche, è usato per ravvivare i colori su tessuti danneggiati da alcali come soda caustica. Si usa in soluzione al 10% per pulire oggetti di piombo e per rimuovere macchie dalle stampe. Dovrebbe essere tenuto lontano dal rame, col quale reagisce,e dalla pelle, sulla quale, facilmente, provoca bruciature. Può essere acquistato in farmacia come acido acetico, oppure in forma diluita, come distillato o aceto bianco, in qualunque supermercato.
È un acido debole, ed è quello che
conferisce asprezza al limone e al cedro. Può essere usato come soluzione al 10% in acqua
per sbiancare le macchie sulla carta, e in soluzione al 5% per togliere la corrosione
verde dall'argento. Una soluzione di una parte di acido
citrico con due parti di una soluzione concentrata di borace in dieci parti di acqua
distillata, è un efficace sbiancante per le macchie d'inchiostro.
In caso di emergenza, l'acido citrico può essere usato per trattare le bruciature da
alcali.
È un acido forte e pericoloso. Può sciogliere l'oro e il platino, se se ne mescolano tre parti con una di acido nitrico (forma l'acqua regia, che è usata per analizzare l'oro fra i 9 e i 18 carati). Si deve fare molta attenzione aprendo una bottiglia di acido cloridrico, perché i vapori che immediatamente fuoriescono, possono danneggiare gli occhi.
L'acido nitrico è un acido forte, incolore,
conosciuto anche come acquaforte. Si usa in soluzione al 5% per pulire dorature e
oggetti dorati, monete e medaglie, macchie di vino sulle caraffe, e macchie d'inchiostro
sul legno. È usato anche per verificare i metalli (vedere oro, platino e argento) ed è
uno dei costituenti dell'acqua regia.
L'acido nitrico deve essere usato con molta attenzione poiché può causare pericolose
bruciature. Se viene a contatto con la pelle, si deve sciacquare immediatamente con
acqua corrente.
L'acido ossalico è un acido debole ma
velenoso, che si vende in forma di cristalli bianchi. Viene usato principalmente come
smacchiatore, e toglie dai tessuti le macchie d'inchiostro e di ruggine, dal legno e dalla
carta le chiazze nere e le macchie d'inchiostro.
Deve essere poi rimosso perfettamente; se non è completamente eliminato dal legno,
produce macchie lucide. Una debole soluzione leva dal rame piccole parti di
corrosione.
Come tutti gli acidi, può causare ulcerazioni e macchie, quindi usandolo si devono
proteggere le mani, gli abiti e i mobili.
Acido solforico
L'acido solforico è un liquido oleoso, incolore e molto, pericoloso, conosciuto anche
come vetriolo. Può causare serie bruciature, perciò deve essere maneggiato con la
massima attenzione, e ogni schizzo va immediatamente lavato con acqua corrente. Inoltre
è importante ricordare, quando lo si diluisce con acqua, di aggiungere l'acido all'acqua,e mai l'acqua all'acido.
Acido stearico
Solubile in alcool, etere, cloroformio, tetracloruro di carbonio, è
utilizzato per la preparazione di colori e per la pulizia dei metalli.
Acqua (di rete)
Composta da idrogeno ed ossigeno (H2O) trova mille applicazioni nel
restauro (pulizia, diluente, amalgamante,ecc).
Acqua di calce
L'acqua che in un contenitore rimane in superficie a seguito della
sedimentazione della calce. E' particolarmente ricca di carbonato di
calcio (CaCO3).
Acqua distillata
L'acqua distillata è libera dalle impurità presenti nella normale acqua di rubinetto,
che spesso contiene quantità varianti di solfato di calcio, bicarbonato di calcio,
magnesio e doro, i quali rendono l'acqua dura, riducendo l'efficacia del sapone e
corrodendo gli oggetti in metallo. Si deve sempre usare acqua distillata quando si lavano
oggetti fragili o di valore; è particolarmente importante usarla nel risciacquo finale. È
consigliabile acquistarla in farmacia o in negozi di prodotti chimici, e non presso un
negozio di accessori per auto.
Vedi la voce Acido nitrico.
L'acqua ossigenata, o perossido d'idrogeno,è un liquido trasparente e incolore, usato come sbiancante. È disponibile in farmacia in varie concentrazioni espresse in volumi (12, 24, 36, 130). I volumi si riferiscono alla quantità di ossigeno prodotta da un volume di soluzione, e la concentrazione più comunemente usata è quella a 12 volumi. È venduta in bottiglie di vetro scuro, e deve essere conservata in un posto fresco e buio. L'acqua ad alto volume (130) va utilizzata con tutte le precauzioni che di solito si mettono in atto per gli acidi, in quanto se va a contatto con la pelle può provocare ustioni.
Derivata
dalla distillazione del petrolio si usa solitamente per "pulire i
pennelli". Ha difficoltà a solubilizzare le resine, mentre agisce
facilmente su grassi, bitumi, cere e paraffine. E' buona norma pulire
sempre i pennelli dopo averli usati per non essere
costretti ad acquistarne di nuovi in continuazione.
È una miscela di tre parti di acido cloridrico e una parte di acido nitrico ed è usata nella verifica dei carati dell'oro. Nessun acido minerale comune scioglie l'oro, a eccezione dell'acqua regia.
Poiché gli ingredienti che la compongono sono due dei più pericolosi acidi, dev'essere maneggiata con estrema cautela.
Acquatinta
L'acquatinta (da: acqua tinta), è un procedimento di incisione simile
all'acquaforte apparso nel XVIII secolo. Il disegno viene inciso su una
lastra metallica che è poi parzialmente ricoperta di polvere di resina.
La lastra viene immersa nell'acido, che attacca le zone non protette
dalla resina. Il risultato è simile a un lavis all'inchiostro di China o
al nero di seppia. La più adatta alla stampa colorata, ma di tecnica
assai complessa; per lo più usata come ausiliare dell'acquaforte. La si
ottiene in due modi: applicando direttamente col pennello, sul metallo
nudo, l'acido, delimitandone il campo d'azione con vernici resistenti
alla morsura, oppure per mezzo di speciali preparazioni dette grane.
Queste consistono nel cospargere la lastra di granellini di varia
materia (dal bitume alla sabbia), in modo che l'acido intacchi soltanto
gli interstizi tra di essi. Fatta una prima morsura, si ricoprono di
vernice resistente le parti del disegno già sufficientemente corrose, si
toglie dalle altre la prima grana, e la si sostituisce con una più fine,
in modo che la successiva morsura intacchi più numerosi interstizi. Si
possono sovrapporre in questo modo più grane ottenendo una ricca gamma
di corrosioni che nella stampa si muterà in
gradazione di chiari e di scuri, rendendo l'incisione efficacissima
nella resa di più delicati trapassi luminosi, simile nell'aspetto
all'acquerello.
Acquerello
Tecnica pittorica il cui legante è la gomma arabica. I pigmenti colorati
macinati alla gomma sono sciolti nell'acqua e applicati a velatura. Il
carattere peculiare di questa pittura è la trasparenza. Questa tecnica
richiede prontezza e sicurezza di esecuzione per il rapido essiccamento
delle tinte. Il supporto è generalmente la carta o anche la seta, specie
in Estremo Oriente. Mentre per la decorazione dei manoscritti la pittura
ad acquerello era già adoperata fin dalla antichità , l'acquerello
propriamente detto, che si vale di tinte acquose e, per il bianco, del
bianco stesso della carta, entra nell'uso corrente nel sec. XVIII in
Inghilterra e si diffonde nel sec. XIX. Fama grandissima l'acquerello
raggiunse con Turner che ne perfezionò la tecnica sostituendo ai colori
minerali quelli vegetali, e con Bonington, che lo usò oltre che nei
paesaggi e nelle vedute anche nelle scene storiche in genere. Opere
squisite su seta e su carta, sono dovute agli orientali che ritrassero
poetici paesaggi, animali e fiori. In Cina l'acquerello fiorì
incessantemente dal sec. III al XV e in Giappone, dove fu importato
dalla Cina insieme alla religione buddista nel sec. VI, godette di una
continua fortuna fino alle soglie del sec. XIX: nomi famosi di
acquerellisti sono quelli del cinese Wang Wei (sec. VIII) e del
giapponese Hokusai (1760 1849).
Acrilico
Di rapida essiccazione e di resa brillante, i colori acrilici sono
sostanzialmente delle tempere magre, solubili in acqua, che invece dei
leganti organici (come la tempera all'uovo) della grande tradizione,
contengono leganti sintetici (a base, appunto, acrilica). Negli ultimi
tempi, è diventato uno dei tipi di colore più usati per pittura da
cavalletto, anche in sostituzione dell'olio, con i vantaggi rispetto a
quest'ultimo, di asciugare prima e nel caso di una pittura per stesura,
di accorciare moltissimo i tempi di lavoro, anche se trattandosi di un
colore più magro, è più delicato (si riga facilmente) e ha gamme di
colore generalmente più fredde e meno ricche dell'olio.
Gli adesivi moderni sono così forti ed
efficaci che tendono a sostituire i più vecchi metodi di riparazione, come l'inserzione di
tasselli di rinforzo e la chiodatura. La maggior parte di questi adesivi può incollare
una grande varietà di materiali, ma alcuni sono più indicati di altri per particolari
lavori.
Qualunque materiale si stia riparando, o qualunque tipo di adesivo si usi, si devono
applicare alcune regole di base.
Bisogna innanzitutto leggere il foglio di istruzioni per sapere in quanto tempo perde
il suo potere di adesione se esposto all'aria.
In generale le temperature intorno ai 20 °C forniscono le migliori condizioni per una
robusta tenuta, sebbene alcuni adesivi, come l'urea formaldeide, non vengano
influenzati dalla temperatura.
Le superfici da unire devono sempre essere pulite; si deve quindi raschiare ogni
traccia di colla o pittura, levare lo sporco, e rimuovere ogni granello di polvere.
Gli adesivi e le colle si devono applicare il più uniformemente possibile sulle
superfici a contatto.
La colla da falegnami (l'unica ammessa per il restauro ligneo) dev'essere
applicata a caldo, mentre tutte le altre colle e adesivi si possono applicare a freddo.
Per una migliore adesione, le superfici lisce devono essere rese ruvide prima
dell'applicazione.
L'adesivo in eccesso si deve togliere subito, perché, una volta indurito, è molto più
difficile eliminarlo, Gli adesivi non sono intercambiabili, e quindi ci si deve accertare di usare
sempre lo stesso tipo su entrambe le superfici.
Adesivi a Contatto
Questi adesivi sono adatti per congiungere rapidamente delle superfici
piane; uno svantaggio è che la linea di colla è piuttosto spessa, ma, in caso di superfici
piane, la giunzione è molto resistente. Per l'applicazione, si rivestono entrambe le
superfici, si aspetta che diventino appiccicose, quindi si premono fortemente insieme. (A
questa categoria appartengono adesivi tipo Bostik.)
Adesivi alla cellulosa
Sono quegli adesivi che asciugano rapidamente e sono moderatamente impermeabili
e resistenti al calore.
Adesivi al lattice naturale
Sono particolarmente utili per incollare tessuti, perché non lasciano alcun segno sui
materiali sui quali vengono usati. Non sono assolutamente adatti come adesivi per il
legno.
Questi adesivi sono i più utili nel trattamento delle giunture del legno che cedono, special modo quando vi è un vuoto da riempire. Resistono all'umidità meglio degli adesivi naturali, della caseina, e delle colle poliviniliche. L'indurimento inizia immediatamente ed è necessario fissare l'oggetto con morsetto.
Gli adesivi a base di resina epossidica (tipo Araldite) si possono usare per giunzioni su
metalli, vetro e ceramiche. Non devono essere usati su terracotta, terraglia o
ceramica, perché penetrano con facilità in questi materiali porosi, e possono causare
scoloramento sotto la vernice trasparente. La porcellana moderna tende a essere piuttosto
porosa, e se si usa una resina epossidica si deve attendere finché è diventata
appiccicosa, cioè circa un'ora dopo che è stata mescolata. Le resine epossidiche
conferiscono un'eccezionale robustezza e sono altamente resistenti al calore e all'acqua.
È necessario sostenere o fissare con morsetto la giunzione finché l'adesivo sia
essiccato, cosa che normalmente avviene in circa dodici ore; sviluppa la massima forza
entro una settimana. Il processo può essere accelerato esponendo l'adesivo a un
moderato calore.
Le resine epossidiche sono anche utili mastici. Si vendono in confezioni di due
tubetti, quello contenente la resina e quello contenente l'indurente, e una volta mescolati
devono essere usati entro un'ora. La miscela, però, può essere conservata per diversi
giorni nel reparto congelatore del frigorifero.
Adesivo tixotropico
Adesivo bicomponente adatto per l'incollaggio strutturale di
calcestruzzo, pietra, marmo, vetro e metalli.
Un ottimo adesivo per incollare il legno e particolarmente adatto nella riparazione delle ceramiche porose. Ha un forte potere adesivo, ma non è resistente all'acqua. Asciugando, diventa incolore.
Affilatura
Rigenerazione del tagliente di una lama mediante la pietra a olio.
Il
candeggio è l'imbianchimento mediante trattamento con un processo chimico.
Per imbiancare il legno si possono usare anche gli ordinari candeggianti domestici.
Comunque, per operazioni più delicate, come il trattamento di carta e stampe,
vengono usati altri e più raffinati sbiancanti. (Vedi le voci Acido citrico. Acqua ossigenata.
Biossido di doro. Ipoclorito di sodio.)
Qualunque sbiancante si usi, va impiegato con moderazione, poiché un uso eccessivo può indebolire un oggetto in modo
irreversibile.
Come per gli acidi e gli alcali, si deve fare molta attenzione
nell'immagazzinamento degli agenti sbiancanti, assicurandosi che siano chiaramente etichettati e sicuramente
fuori della portata dei bambini.
Gli sbiancanti dovrebbero essere conservati nei contenitori nei quali sono stati
acquistati, e mai trasferiti in contenitori di recupero, perché potrebbero essere
scambiati per sostanze innocue.
Il termine alcali è applicato all'idrossido solubile di un gruppo di metalli comprendente sodio e potassio. Gli alcali neutralizzano gli acidi formando con essi dei sali. Sono altamente solubili in acqua. Alcuni alcali, in particolare la soda caustica, sono molto corrosivi e nocivi; trattandoli si deve avere molta prudenza.
Alcalinità
Eccesso di ioni ossidrili negativi in una soluzione acquosa.
Prodotto facilmente reperibile in commercio da usare come solvente (minimo a 95 volumi) per la gommalacca oppure da miscelare con due parti di essenza di trementina per ottenere un composto valido per la pulizia leggera di un mobile senza ricorrere a metodi più forti come l'ammoniaca o gli sverniciatori
Vi sono vari tipi di alcool: l'alcool etilico (o etanolo), usato per alimentazione (95°),è il più puro e costoso; l'alcool metilico (o metanolo), reperibile nei negozi di prodotti chimici, come l'alcool isopropilico, che è un sostituto a buon mercato dell'alcool
L'alcool è un efficace solvente per oli e grassi, per vernici e pitture, adesivi resinosi e gomma lacca; è utile anche come rapido agente essiccante; assorbe acqua ed evapora rapidamente. Si usa per asciugare oggetti fragili, o per pennelli lavati di recente.
Alcool butilico
Liquido limpido, incolore, buon solvente per grassi, oli, gomme, resine, cere,
ecc.
Alcool denaturato
L'alcool denaturato è composto principalmente di alcool etilico, e contiene additivi e coloranti che lo rendono non commestibile. È un solvente utile per rimuovere la vernice a spirito e le macchie di cera, ed è usato per pulire osso, avorio, porcellana, gioielleria, terraglia, specchi ecc. L'alcool denaturato è infiammabile e quindi deve essere maneggiato e conservato con cura.
Alcool denaturato bianco
È un tipo di alcool denaturato, non commestibile, ma senza il colorante rosso. È facilmente reperibile in farmacia.
Alcool isobutilico
Liquido limpido, incolore utilizzato come solvente per esteri della cellulosa,
etilcellulosa, ecc.
Alcool isopropilico
Liquido limpido, incolore, con tenue odore caratteristico. Miscelabile con
acqua e molti liquidi organici. Solvente per pitture, oli naturali, tinture,
ecc.
Alcool polivinilico
Sostanza ad alto peso molecolare, solubile in acqua. Ha grandi proprietà
emulsionanti.
Allume di rocca
Usato come collante della carta ed additivo negli intonaci.
Alluminio in polvere
Per la sua finezza e leggerezza viene utilizzato come additivo nelle malte per
riempimenti delle lacune.
Ammoniaca
L'ammoniaca è un gas formato da idrogeno
e azoto, molto solubile in acqua. È usata infatti solitamente per scopi domestici in
soluzione in acqua al 10%, e si trova in vendita già cosi diluita.
L'ammoniaca è un alcali debole, utile per togliere grasso e sporco, particolarmente dal
vetro e dalla porcellana, macchie di sangue, e alcuni tipi di ossidazione sull'argento. Non
deve essere usata sul bronzo, tuttavia, per ché intacca il metallo. Rimuove anche
licheni e muschi dai lavori in pietra, e una debole soluzione asporta la vernice a
spirito dalle stampe. Agisce come sverniciatore, ed è ottima per lavare le vecchie pitture
a base di latte trovate spesso sui pezzi d'antiquariato. L'ammoniaca è molto irritante, ed emette
vapori forti e sgradevoli; quando la si usa,si devono calzare guanti di gomma e
lavorare in una stanza ben ventilata. La bottiglia d'ammoniaca dev'essere tenuta in un
posto fresco e mai lasciata alla luce del sole.
Amido di riso
Viene utilizzato come collante della carta, nella foderatura dei dipinti
su tela
e come addensante.
Amil acetato
Liquido da chiaro a incolore con odore di banana. Ottimo solvente.
Il procedimento consiste nella stesura sulla superficie lignea di strati sottilissimi di un misto di gesso di Bologna e colla di coniglio, sino a formare una superficie compatta di alcuni millimetri di spessore sulla quale si può successivamente colorare a tempera oppure, previa applicazione di bolo armeno dorare a foglia. Nel caso di laccature dopo la stesura della tempera si procede con l'applicazione di una vernice a base di sandracca diluita in alcool etilico a 99°, filtrata ed addizionata a trementina veneta (non essenza di trementina) per evitare successivi sfarinamenti della sandracca nel tempo. Non si usa se non per ottenere effetti coloristici particolari, la gommalacca poiché altera il tono della tempera. L'ammanitura si esegue mediante l'applicazione di un primo strato di colla di coniglio molto diluita, e di successivi strati caldi di gesso di Bologna miscelato a colla di coniglio (operazione da eseguire con delicatezza senza mescolare se non dopo tempo per evitare la formazione di bolle d'aria). Tra uno strato e l'altro si carteggia in modo da eliminare qualsiasi imperfezione ed alla fine con raschietti da gesso si ravvivano spigoli e motivi ornamentali. Nel sito, con riferimento alla doratura, trovi corrette ed esaurienti indicazioni sulla preparazione del gesso e la sua applicazione. E' un lavoro affascinante, sia per la doratura sia per la laccatura che io adoro: laccherei qualsiasi cosa.
Ammoniaca
L'ammoniaca è un gas formato da idrogeno e azoto, molto solubile in
acqua. è usata infatti solitamente per scopi domestici in soluzione in
acqua al 10%, e si trova in vendita già cosi diluita. L'ammoniaca è un
alcali debole, utile per togliere grasso e sporco, particolarmente dal
vetro e dalla porcellana, macchie di sangue, e alcuni tipi di
ossidazione sull'argento. Non deve essere usata sul bronzo, tuttavia,
perché intacca il metallo. Rimuove anche licheni e muschi dai
lavori in pietra, e una debole soluzione asporta la vernice a spirito
dalle stampe. Agisce come sverniciatore, ed è ottima per lavare le
vecchie pitture a base di latte trovate spesso sui pezzi d'antiquariato.
L'ammoniaca è molto irritante, ed emette vapori forti e sgradevoli;
quando la si usa, si devono calzare guanti di gomma e lavorare in una
stanza ben ventilata. La bottiglia d'ammoniaca dev'essere tenuta in un
posto fresco e mai lasciata alla luce del sole.
Ammonio bicarbonato
Polvere bianca cristallina ad azione alcalina adatta alla pulitura dei
lapidei.
Ammonio carbonato
La sua azione alcalina lo rende adatto alla pulitura dei lapidei.
E' un colorante , disponibile in diverse sfumature, che si trova in commercio nei negozi di Belle Arti. Esistono Aniline ad acqua o ad alcool. Quelle ad acqua si applicano direttamente sul mobile colorandone le fibre. E' un processo irreversibile. Quelle ad alcool possono essere usate per colorare la gommalacca, pertanto possono essere rimosse in fase di sverniciatura.
Insetticida specifico a base di Permetrina.
Da usare per protezione su un mobile nuovo o per disinfestazione su di
uno antico. Va spennellato il liquido su tutte le superfici non
lucidate. Sarebbe ideale costruire una camera a gas, magari con dei
fogli di nylon, in cui mettervi il mobiletto con un prodotto antitarlo
in una vaschetta affinché evaporando possa penetrare ulteriormente nel
legno ed attendere almeno 20 giorni. Per far prima basta limitarsi a
spennellare il liquido sul manufatto e "siringarlo" nei fori creati dai
tarli.
Azzurro della magna
Pigmento stabilissimo. E' utilizzato in ogni sistema pittorico.
Azzurro ceruleo
Pigmento stabile e permanente. E' utilizzato in ogni sistema pittorico.
B |
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Benzina
La benzina è distillata dal petrolio ed è un
solvente per grasso, bitume, resina. Dev'essere usata con cautela, poiché facilmente
esplode, e assolutamente mai presso una fiamma libera. Persino le scintille di un
interruttore elettrico sono sufficienti per farla esplodere, qualora vi siano esalazioni.
Può essere usata per togliere macchie di grasso dalla carta, dal marmo e
dall'alabastro.
Benzina Avio
La benzina avio è distillata dal petrolio, ed
è venduta spesso come sostituto della trementina. È un solvente utile e sicuro per
rimuovere grasso, pittura a olio, smalto e vernice. Dev'essere conservata e usata con
cura, perché è infiammabile.
Vedi la voce Trementina.
Benzolo (Benzene)
Il benzolo (noto anche come benzene) è un liquido volatile, incolore, ottenuto dalla distillazione del catrame, scioglie grassi e oli, resine, zolfo, gomma, ed è molto utile per la pulizia dei tessuti. È altamente infiammabile ed emana un vapore tossico, perciò non si deve usare vicino a una fiamma libera o in uno spazio ristretto. È reperibile nei negozi di prodotti chimici.
Bianco di Spagna
Il bianco di Spagna è fatto dal gesso (carbonato di calcio) che è stato preparato con acqua. È usato come pigmento e come lucido per metalli, non tanto per le sue deboli qualità abrasive quanto per il suo carattere alcalino, che lo rende utile per rimuovere qualsiasi restante traccia di acido rimasto sul metallo. Inoltre viene utilizzato per asportare tracce di grasso e impronte delle dita.
Bicarbonato di Soda
Vedi la voce Sodio bicarbonato.
Bicromato di Potassio
Ottenibile in cristalli color arancio, è usato in soluzione con acqua per colorare il legno. Il grado di diluizione è in rapporto al colore richiesto. Il bicromato di potassio è un composto del cromo esavalente e perciò fortemente cancerogeno.
Biossido di Cloro
Il più sicuro agente imbiancante da usare nel trattamento della carta, perché non indebolisce le fibre. Per preparare la soluzione sbiancante, si sciolgono 20 gr di cloruro di sodio tecnico in 3 di acqua alla quale sono stati aggiunti 75 mi di formaldeide al 40% (formalina). La soluzione diventa gialla per lo svolgimento di cloro.
Biossido di Titanio
Il biossido di titanio è disponibile sotto forma di polvere bianca o grigio ferro. È usato come ingrediente del mastice epossidico.
Bolo
nella doratura a bolo il supporto viene ricoperto da una o più stesure
di bolo - una terra argillosa. Una volta asciugato lo strato così
preparato si stende una preparazione a base di chiara d'uovo e acqua su
cui viene fatta aderire la foglia d'oro; infine si brunisce con dente
di cane o di lupo
(normalmente con pietra d'Agata) .
Borace
Il borace è disponibile sotto forma di cristalli bianchi; è un debole alcalino che toglie le macchie d'acido, e il suo principale uso è nel restauro di pezzi d'antiquariato, come pellicola protettiva per la saldatura, o come additivo per rinforzare gli stampi di gesso.
E' una terra argillosa particolare che si usa come base per la foglia d'oro nella tecnica della doratura, conferisce trasparenza all'oro e determina la tonalità cromatica.Si trova in commercio in varie colorazioni. Permette di trattenere la foglia d'oro con molta aderenza. Si prepara mettendo della colla di coniglio molto diluita in un barattolino aggiungendo il bolo in giusta quantità. Si deve ottenere una soluzione liquida a tal punto da coprire il bianco del gesso senza lasciare pennellate troppo pastose. (Vai all'approfondimento: )
Bronzina
La bronzina mescolata con acetato di amile fornisce un'imitazione per il ritocco della vernice a lustro sulle ceramiche. Si può ottenere in una gran varietà di colori. Dev' essere evitato il contatto fra la bronzina e i vapori di zolfo, o gli acidi, perché ciò è causa di ossidazione e scoloramento.
C |
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Caolino
Il caolino è silicato idrato di alluminio,
formato dall'erosione di granito e rocce vulcaniche. Si acquista in farmacia sotto forma
di polvere bianca. Il caolino viene usato nella fabbricazione della porcellana fine, ed
è un costituente del gesso, degli acquerelli, e di alcune pitture e pigmenti. Può essere
mescolato con un adesivo epossidico e biossido di titanio per formare uno stucco utile
per la riparazione delle ceramiche.
Vedi la voce Mastice epossidico.
Carta smeriglio
Definizione impropria frequentemente
impiegata per la carta vetrata.
Vedi la voce Carta vetrata.
In
commercio vi sono vari tipi di carta abrasiva e per utilizzarla
adeguatamente bisogna conoscerne le caratteristiche. La carta abrasiva
si differenzia, da un tipo all’altro, a seconda della sostanza
applicata su di essa, della grossezza dei granuli di tale sostanza
abrasiva e del tipo di supporto sul quale la sostanza è applicata. Il
supporto può essere in carta ma anche in tela (ed altri materiali
flessibili). Su di esso vengono incollati i granuli abrasivi con
collanti speciali ad alta tenuta.
Il variare della grossolanità della sostanza abrasiva determina la
capacità di eseguire finiture più o meno raffinate con asportazione di
materiale maggiore o minore.
Per distinguere tale caratteristica le carte abrasive sono dotate di una
numerazione:
più “grossolana” è la sostanza più basso sarà il numero della
carta (es. 40, 80, ecc.);
più fine è la sostanza abrasiva e più alto risulterà il numero della
carta (es. 240, 400, ecc.).
Lo “scatto” da un valore all’altro va di 20 in 20.
È una cera molto consistente, ottenuta dalla
Copenicia cerifera, una palma brasiliana.
Viene aggiunta ai lucidanti a cera per renderli più consistenti.
Cera d'api
È la cera prodotta dalle api quando
costruiscono il favo. È disponibile sotto forma di cera bianca pura, o in un colore naturale
bruno-giallognolo, ed è usata come base di parecchi lucidanti per mobili e pavimenti.
Un ottimo lucido per mobili può essere fatto mescolando tre parti di cera d'api e
nove parti di trementina pura. Si scioglie la cera (punto di fusione 65 °C) a
bagnomaria in un recipiente di latta posto in un pentolino d'acqua, e quindi vi si mescola
la trementina. Non si deve mai riscaldare la miscela su fiamma libera, perché la
trementina è infiammabile. Si può aggiungere della cera carnauba per dare una
finitura più resistente. Per un lucido scuro si usa la cera d'api naturale, oppure, se si
desidera una finitura più chiara, la cera d'api raffinata. Si può anche aggiungere della
paraffina: è meno costosa, e schiarisce il colore, ma riduce la consistenza del lucido.
Si deve utilizzare una quantità sufficiente di trementina in modo che la cera, quando
è raffreddata, abbia la consistenza di un impasto duro. Il lucido va conservato in un
recipiente di latta a chiusura ermetica e applicato con un panno morbido.
Questo lucido è utile anche per dissimulare i vecchi buchi dei tarli, e può essere
usato come rivestimento protettivo per alabastro e marmo, bronzo, ferro e acciaio, e
cuoio.
prodotto naturale che opportunamente preparato (disciolto con piccole quantità di cera di Carnauba ed essenza di trementina) è in grado di conferire al mobile una finitura calda e soffusa. L'uso della cera per la lucidatura si perde nei secoli. (
Cera microcristallina
La cera microcristallina è usata per
lucidatura a cera. Serve a rimuovere lo sporco in superficie e a dare una
finitura protettiva a una vasta gamma di materiali, come cuoio,metalli vari, marmo e pietra.
Per stabilizzare superfici dipinte o verniciate, si usa un composto di cera
microcristallina con cera sintetica.
Cera derivata da glicole polietilenico
I glicoli polietilenici sono materiali sintetici che hanno le proprietà fisiche della cera,ma sono facilmente solubili in acqua.
Sono disponibili in diversi tipi, i più utili sono: Polietilenglicol 4000, resistente, bianco, solido, con un punto di fusione di 54°;
Polietilenglicol 1500, una miscela in parti uguali di cera solida e di glicole polietilenico liquido, largamente usato nel trattamento degli oggetti di cuoio; Polietilenglicol 6000, una cera particolarmente resistente.
Cianuro di potassio
Nel restauro, il cianuro di potassio viene impiegato esclusivamente per la pulizia dell'argento molto ossidato, in soluzione in acqua al 5%. Si deve fare molta attenzione nel maneggiarlo, poiché si tratta di un veleno molto pericoloso.
Cloroformio
Liquido volatile, non infiammabile alle temperature ordinarie, il cloroformio non dovrebbe essere usato in spazi ristretti, perché i suoi vapori sono pericolosi. È un solvente utile per la cera d'api.
Cloruro di metilene
È un liquido volatile, trasparente, incolore,affine al cloroformio, che scioglie gli adesivi epossidici. Emana vapori pericolosi e non si dovrebbe usare in uno spazio ristretto.
Colla Animale (colla da falegname o colla forte)
È
di origine organica. Fino a circa 40-60 anni fa era praticamente
l’unica colla che veniva usata per gli assemblaggi in legno. Si
utilizza tuttora nelle riparazioni di vecchi mobili e nel restauro per
mantenerne inalterate le caratteristiche costruttive.
Si acquista in perline e si scioglie a bagnomaria mescolandola con acqua
(75 g di colla per 100 g d’acqua). Si applica tiepida e fluida, quindi
si accostano i pezzi da incollare che devono essere messi in morsa per
almeno 8 ore.
detta anche di lapin, si ottiene dalla pelle di animali come gatti, conigli, lepri immergendola in un bagno di acqua di calce. Era conosciuta prima della colla da falegname e, rispetto a questa ha una tenacia inferiore. Viene usata nella doratura. (Vai all'approfondimento: La Doratura).
Colla da doratori (doratura a missione)
Si usa come adesivo per l'oro in foglia. È
una colla piuttosto blanda, specialmente adatta allo scopo, fatta da olio di semi di
lino cotto e ocra. È disponibile in due tipi:
uno asciuga in due-quattro ore, e l'altro in otto-dodici.
Colla alla casesina
Si acquista in polvere e si mescola con acqua. Indurisce al di sotto dei 20 °C. È utile per lavori in legno, e moderatamente resistente all'umidità, ma le giunzioni devono essere fissate con morsetto durante il tempo d'essiccamento.
Colla di farina
La colla di farina è il miglior adesivo per
incollare la carta, perché priva di qualsiasi ingrediente che potrebbe nuocerle o
macchiarla.
Si può prepararla molto facilmente con 115 gr di farina di frumento bianca e
60 cl d'acqua. Si mescola la farina con un poco di acqua, solo il necessario per formare una
pasta morbida; si fa bollire il resto dell'acqua e lo si versa nella pasta, rimescolando;
infine si fa ispessire la miscela riscaldandola in un pentolino. Al momento di usarla,
sarà probabilmente necessario diluirla, aggiungendo ancora un po' d'acqua.
L'impasto, tenuto in un posto fresco, si mantiene per vari giorni e, se lo si volesse
conservare per almeno una settimana, vi si può mescolare un mezzo cucchiaio da
tavola di formalina.
conosciuta anche come ittocolla; si ricava dalle vesciche natatorie di alcune specie di pesci quali storioni ed affini. Si trova in commercio sotto forma di lastre trasparenti. Viene usata nella doratura. (Vai all'approfondimento: La Doratura)
Colofonia
La colofonia è il residuo solido rimasto dopo la distillazione dell'olio di trementina dalla trementina greggia. È usata come fondente nella saldatura e per la riparazione dei sigilli di ceralacca.
Si usa per tagliare la foglia d'oro. Va usato con estrema cura, la lama non va toccata con le dita, in tal caso va sgrassata con alcool. E' utile anche per prelevare la foglia d'oro dal libretto e porla sul cuscinetto. (Vai all'approfondimento: La Doratura)
Sostanze che vengono fatte penetrare allo stato fluido all'interno delle porosità del legno con lo scopo di ricostruire attraverso un procedimento di presa, una struttura dotata di coesione. ()
Serve ad adagiare la foglia d'oro per poi tagliarla nella misura voluta.()
D |
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Decapante
vedi anche sverniciatore
Detergenti non ionici leggeri
Sono detergenti liquidi, usati anche come agenti imbibenti per il lavaggio della carta dopo l'imbianchimento, nella pulizia dei tessuti, o in ogni altra occasione in cui un normale leggero detergente casalingo non è appropriato. Si usano in soluzione diluita, come è specificato dalle istruzioni.
Liquido che aggiunto a una sostanza con cui risulta compatibile e miscibile (vernici, adesivi, stucchi, resine in genere) ne diminuisce la concentrazione, senza però avere interazione chimica e innescare reazioni.
E |
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E'
un liquido aromatico estratto dal legno
di pino. È il più comune dei solventi e diluenti di pitture e vernici.
Serve anche per pulire, smacchiare e per sgrassare.
Bisogna chiuderla bene dopo l’uso altrimenti ingiallisce ed evapora.
Se si toglie la pittura dalle mani con l’acquaragia bisogna poi
lavarsi con acqua e sapone. Qualche goccia di acquaragia ammorbidisce i
pennelli secchi.
Attenzione
Non accostarla a fiamme libere perché è fortemente infiammabile.
termine che designa le specie arboree ed il legno che si ricava da esse (
Etere
L'etere è un liquido volatile e incolore che può essere usato come detergente, ed è un potentissimo solvente per pitture e vernici.
Dev'essere usato con la più grande cautela perché è esplosivo e molto infiammabile, e nella maggior parte dei casi è meglio usare una sostanza più sicura, per esempio l'acetone.
F |
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sottilissima lamina d'oro che viene applicata nella tecnica della doratura al supporto ligneo preventivamente preparato. ()
Formalina
La formalina è una soluzione al 40% di formaldeide in acqua, reperibile in farmacia. È un potente antisettico e protettivo, ed è usato spesso come fungicida per combattere la crescita di muffe sulla carta, sulle stampe e sui dipinti. Non si deve usare, però, su pergamena o cartapecora.
Fumigazione
La fumigazione è un procedimento utile per distruggere funghi e insetti dannosi. Si chiude l'oggetto in un contenitore o ambiente a tenuta d'aria, con un quantitativo adeguato di insetticida o fungicida, come il paradiclorobenzolo o il timolo. Una fonte di calore scioglierà il prodotto chimico e libererà il vapore. L'oggetto deve rimanere chiuso all'interno per circa sei ore.
Fungicida
Un ambiente scuro, umido e caldo
incoraggia la crescita di muffe - che attaccano qualsiasi cosa atta a nutrirle, come colla, cuoio
e carta - o di funghi che sono causa della carie secca del legno.
Spesso i funghi lasciano delle macchie ostinate che si possono togliere con una
soluzione di candeggina o di permanganato di potassio (mezzo cucchiaio da tavola in
60 clI d'acqua). Dopo aver levato le macchie, si può evitare la riapparizione dei funghi
trattando l'oggetto con una soluzione fungicida come ortofenilf enolo o timolo.
G |
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Gel di Silice
Il
gel di silice è un agente essiccante, generalmente disponibile in granuli. Non
macchia e non intacca nessun materiale. A volte i granuli sono tinti con sali di cobalto;
di colore blu scuro quando sono asciutti, diventano rosa quando hanno assorbito
l'umidità.Il gel di silice può essere riutilizzato per tempo indeterminato, riscaldandolo,
semplicemente, in un forno a calore moderato,
Gesso di Bologna. E' la forma stabile del gesso. Può essere mescolato a qualsiasi legante senza che ne alteri le caratteristiche. Si tratta di solfato di calcio idrato. Ha una morbidezza al tatto unica dovuta alla finezza della grana di cui è composto. Viene usato per ottenere lo stucco ed anche nella tecnica di Doratura. (Vai all'approfondimento: La Doratura , Lo Stucco)
Gesso comune
Questo gesso, noto anche come scagliola, è una polvere fine che forma una massa dura e porosa quando è mescolata con acqua. Si solidifica in cinque-quindici minuti ed è utile per fare stampi, ma non è abbastanza forte per essere usato come stucco. L'aggiunta del 10 di borace all'acqua, durante la composizione, lo rende più resistente.
Gesso per dentisti
È la qualità più fine di scagliola, usato come stucco per lavori fini di riparazione sulle ceramiche.
Glicerina
La glicerina, un sottoprodotto del sapone, un liquido trasparente e inodore, disponibile in farmacia. È un utile solvente, perché scioglie la maggior parte delle sostanze solubili in acqua e anche ossidi metallici. Se la si usa per rimuovere le macchie, si deve risciacquare perfettamente con acqua, perché in seguito non può essere tolta con solventi grassi. La glicerina può essere usata anche come lubrificante, e per rimuovere i tappi di vetro che sono rimasti incastrati.
Grafite
È uno stato fisico del carbone. Se in polvere fine, è un lubrificante utile in circostanze in cui oli minerali o vegetali potrebbero attrarre la polvere.
sostanza resinosa di origine vegetale preparata per la preparazione di vernici ad alcool. Si presenta in scaglie da sciogliere in alcool, capace di creare un sottilissimo strato di finitura lucidissima e di grande effetto, ma estremamente delicato, basta molto poco per rovinare la lucidatura.
I |
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Idrossido di sodio
Vedi la voce Soda caustica.
Ipoclorito di sodio
Un ossidante per il candeggio, conosciuto anche come candeggina. Ha un'azione sbiancante molto forte.
L |
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Lattato di potassio
II lattato di potassio è disponibile in
soluzione al 50% ed è usato per proteggere il cuoio conciato vegetalmente dagli effetti del
biossido di zolfo. Una volta iniziato il decadimento chimico, non lo arresta, ma offre
un'utile protezione. La soluzione dev'essere diluita nella proporzione di una parte a
nove, e spruzzata o distribuita sulla superficie con una spugna.
Questa soluzione diluita, con l' aggiunta di un po' di cloroformio, può essere
conservata per breve tempo in una bottiglia tappata, però è meglio preparare di volta in
volta la quantità necessaria.
Legno plastico
È un legno in forma di mastice, utile per riempire piccoli buchi negli oggetti in legno,e per rimodellare le parti rotte di sculture e cornici. Quando è indurito, può essere trattato come il legno. È disponibile in una vasta gamma di colori.
M |
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Mastice epossidico
È il mastice più resistente e più indicato
per la riparazione delle ceramiche, particolarmente di quelle più opache (per la
porcellana traslucida è preferibile la resina acrilica). ,
Il mastice si prepara mescolando un adesivo epossidico con tanto
pigmento al biossido di titanio quanto basta a ottenere un denso color
bianco. Quindi si aggiunge una quantità di caolino sufficiente a
ottenere una pasta consistente. Per piccole fenditure o scheggiature, è
sufficiente la resina epossidica mescolata con polvere di biossido di,
titanio. Se è necessario un mastice colorato, vi si può mescolare del
colore in polvere fino a raggiungere l'esatta sfumatura. Poiché questo
mastice tende ad attaccarsi - a ogni cosa, si devono spolverare le dita
e ; gli utensili per modellare con talco o caolino. La sua ottima
adesività permette di aggiungere strati successivi dopo che il primo ha
fatto presa.
Il mastice epossidico necessita di un supporto finché non sia essiccato, e, per la
modellatura, di una solida base. Si assesta lentamente, lasciando ampiamente il tempo di
modellare, a meno che non sia vicino a una fonte di calore. Infatti, si dovrebbe lasciare
sempre un'ora di presa a freddo, perché il calore immediato provoca ammorbidimento
e cedimento. Quando è asciutto ha una superfide liscia e fornisce un'eccellente base
per una successiva mano di colore.
Il mordente è un colorante che viene applicato su legno per conferirgli un colore particolare o semplicemente per scurirlo. L'applicazione del mordente è una operazione irreversibile in quanto vengono coloratele fibre del legno. Pertanto si richiede estrema attenzione poiché eventuali errori non sono facilmente recuperabili.
I mordenti sono, in generale,
costituiti da aniline che si acquistano sotto forma di polveri o in
grani e che possono essere disciolte, secondo il tipo, in acqua, alcol o
olio per essere applicate su legno. Ogni tipo di soluzione presenta
svantaggi e vantaggi.
Indipendentemente dal tipo di mordente applicato, la superficie da
trattare deve essere ben liscia e spolverata, eventualmente sgrassata
con una soluzione di acqua e ammoniaca che, tra l'altro, ha la proprietà
di allargare i pori del legno e favorire la successiva penetrazione del
mordente. Il mordente può essere applicato a pennello oppure a tampone.
Mordente ad acqua è facile da stendere, ma presenta il problema
che le varie zone del legno possono assorbire in modo diverso l'acqua e
quindi assumere una colorazione più o meno intensa. Pertanto un
mordente all'acqua è da usare su legni poco porosi e quindi poco
assorbenti.
Mordente ad alcol asciuga molto rapidamente ma bisogna fare
attenzione a quando si applica perché se si passa due volte sullo
stesso punto la zona risulterà più scura di altre, quindi la tecnica
di applicazione deve essere più accurata. In compenso la superficie
trattata con mordente ad alcol risulta molto brillante.
Mordente diluito in olio è facile da stendere, ha un
assorbimento più lento e quindi più uniforme su tutta la superficie,
ma presenta il problema che bisogna attendere alcuni giorni prima di
passare a fasi ulteriori di finitura in quanto l'asciugatura avviene
durante questo tempo.
N |
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Naftalina
È un idrocarburo cristallino, ottenuto dalla distillazione frazionata del catrame. Ha odore forte ed è estremamente volatile. È fabbricata commercialmente in vari tipi, essendo largamente usata come insetticida, ed è disponibile comunemente in. palline antitarme.
NYLON SOLUBILE
Il nylon solubile è ottenuto trattando il nylon 66 con la formaldeide. Nel lavoro di restauro e di conservazione, si usa il tipo disponibile in polvere bianca. Viene preparato in soluzione al 2 o al 5 versando la polvere in un solvente come alcool denaturato, riscaldandola moderatamente in un recipiente e mescolando spesso. Raffreddando, indurisce fino ad avere la consistenza di una gelatina, e dev'essere riscaldato a circa 40° per essere applicato. La soluzione va conservata ben tappata. Il nylon solubile è usato per consolidare le superfici fragili o che si sfaldano di materiali quali l'osso, la ceramica, l'avorio, la pietra e i tessuti.
o |
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OLIO CANFORATO
Un olio protettivo consistente nel 5% di canfora sciolta in olio d'oliva, usato come alternativa all'olio di semi di lino per rimuovere i segni di calore e le macchie d'inchiostro e di alcool dal legno.
Può essere acquistato in farmacia con il nome di linimento alla canfora.
L'olio di semi di lino, un olio vegetale leggero ottenuto frantumando i semi del lino, può essere acquistato anche già cotto. Ha molti usi nel trattamento del legno ed è il principale ingrediente nelle vernici a olio e come finitura. Per la finitura con olio di lino, si devono mescolare otto parti di olio di lino crudo con una parte di trementina. Questa finitura dev'essere usata solamente su legni duri e, dopo parecchie applicazioni, rende la superficie particolarmente resistente.
Si
applica a pennello o a tampone strofinando accuratamente per farlo
penetrare nelle fibre. Ad asciugatura avvenuta si può applicare cera o
altra finitura trasparente. Si usa su tutti i legni duri ma
preferibilmente su quelli chiari per scurirli leggermente. Viene
fornito in due versioni: crudo o cotto.
L’olio crudo è più lento da asciugare e forma una leggera pellicola
superficiale, mentre quello cotto asciuga più rapidamente e non forma
pellicola, ma dal punto di vista della protezione del legno si ottengono
uguali risultati.
Si trova in commercio in speciali libretti che separano i singoli fogli. Solitamente il formato è 8x8 con uno spessore di 0,00001 mm. . Non può essere toccato con le dita e, durante l'uso, occorre fare attenzione anche ad eventuali spifferi d'aria ( addirittura alla respirazione), perchè, essendo leggerissimo potrebbe arricciarsi e volare via. Va conservato in luogo asciutto, e prima dell'uso è consigliabile tenere il libretto vicino ad una blanda fonte di calore. (Vai all'approfondimento: La Doratura)
Ortofenilfenolo
L'ortofenilfenolo è meno volatile e più potente del timolo, ed è la base di alcuni fungicidi, che si possono sciogliere in acqua o alcool per formare una soluzione al 2% usata per proteggere acquerelli, carta, cuoio, quadri, tessuti.
Ossido di magnesio
È la polvere derivata dalla combustione del carbonato di magnesio. Quando è mescolata con benzolo, può essere usata come un impasto per ravvivare il vetro offuscato.
Ossido di Zinconio
È una polvere abrasiva bianca, utile per lucidare il vetro. È attualmente usata come sostituto per il mastice in polvere.
P |
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Paradiclorobenzolo
II paradiclorobenzolo si acquista in farmacia in forma di cristalli bianchi. Ha proprietà similari alla naftalina, e si può usare come protezione contro il pesciolino d'argento, le tarme degli abiti e il tarlo dei mobili, poiché il suo vapore è molto velenoso per tutte le specie di insetti. È più efficace se usato in uno spazio ristretto e non ventilato.
Paraffina Liquida
La paraffina si ottiene dal petrolio grezzo. È un solvente utile per olio e grassi, ammorbidisce la ruggine cosicché può essere poi facilmente rimossa, e può anche essere impiegata come insetticida.
Paraffina Solida
È una cera bianca, distillata principalmente dal petroli. Non è intaccata da acidi o alcali, ma può essere sciolta dal benzolo, e si liquefa approssimativamente a 60 °C. È usata per rinforzare oggetti come osso, avorio, gesso, legno, quando sono in condizioni di fragilità, come lucido per i getti in gesso, nella lavorazione di stampi per la riparazione delle ceramiche, e per scurire il legno.
arte decorativa tipica della tradizione italiana rinascimentale che rimane in uso per gran parte del XVII secolo. Sulla superficie del mobile da decorare veniva applicato un sottile tessuto sul quale venivano poi passate diverse mani di "pastiglia", cioè di gesso con della polvere di marmo per rendere più compatto l'impasto, e colla formare una pasta da lasciare indurire. Di solito i motivi decorativi erano in bassorilievo, realizzati attraverso successive pennellate; alla fine veniva applicata la doratura.
Permanganato di potassio:Si presenta sotto l'aspetto di un sale color violetto solubile in acqua. E' un potente sbiancante, ma di uso disagevole. Infatti l'applicazione sul legno, lascia incrostazioni saline che vanno poi rimosse con acido cloridico. E' necessario poi lavare abbondantemente con acqua.
Permetrina
Principio attivo dei moderni antitarlo. Per saperne di più leggi l'articolo presente nel sito a proposito di trattamento antitarlo.
Serve per prendere la foglia d'oro che è stata tagliata e adagiarla sul pezzo che va dorato. Ha un pelo molto morbido che fa aderire la foglia. (Vai all'approfondimento: La Doratura)
altrimenti conosciuto come brunitoio. E' uno strumento che serve a comprimere e rendere lucido l'oro una volta asciutto il bolo sottostante.(Vai all'approfondimento: La Doratura)
Piridina
La piridina è un liquido incolore con un odore sgradevole. È un buon solvente, e si può mescolare con acqua. Si usa la qualità raffinata, in vendita nei negozi di prodotti chimici. È infiammabile, ed estremamente pericolosa se inalata.
Polvere di Tripoli
La polvere tripoli è un deposito alluviale fossilizzato che comprende silice amorfo e ossido di ferro. È usata come abrasivo per lucidare metalli e smalti, è molto friabile, e i suoi granuli si rompono in altri più fini durante l'uso, e così è sufficiente una piccola quantità di polvere per tutta la durata della lucidatura.
Polvere di Pomice: Finissima polvere bianca della stessa consistenza del talco, viene usata nella preparazione del fondo per la lucidatura a tampone per chiudere i pori del legno. La si trova nei negozi di ferramenta che abbiano forniture per le Belle Arti.
Prodotti per rimuovere la ruggine
Vi sono in commercio diverse preparazioni per rimuovere la ruggine. Alcune hanno anche il vantaggio di inibirne una nuova formazione, lasciando sulla superficie del metallo, dopo il trattamento, una pellicola protettiva. Durante l'applicazione, va seguito attentamente il foglio di istruzioni.
R |
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è la parte del tronco più pregiata per venatura e gioco di nodi che si ricava dalla zona in cui si diramano le radica; veniva utilizzata in particolar modo per realizzare le parti di lastronatura che decorano i mobili pregiati.
Resina vinilica per modellare
Una resina sintetica termoplastica recuperabile con un basso punto di fusione di 180-200° che raffreddando da uno stampo flessibile e riusabile. I suoi vantaggi risiedono nella grande varietà di forme che può ricoprire e nella vasta gamma di materiali con i quali è compatibile. Si acquista in grossi pezzi solidi, e si fonde riscaldandola in un pentolino di alluminio su un normale fornello a gas o elettrico, frapponendo una reticella per assicurare un calore uniforme. Maneggiando questo materiale si devono prendere alcune precauzioni, e seguire attentamente le istruzioni. Si deve evitare di respirare i vapori emanati mentre il materiale sta fondendo (il surriscaldamento rende i vapori più dannosi), lavorando in una camera ben ventilata. Una volta fusa, la resina vinilica è molto infiammabile. In caso di incendio, si deve usare sabbia asciutta per estinguere le fiamme, e assolutamente mai acqua.
Resine acriliche
La resina acrilica è trasparente e incolore,con una consistenza simile alla melassa. Fra le principali, il polimetilacrilato, reperibile sia in polvere sia liquido, si solidifica in venti minuti circa, a temperatura ambiente. Può essere usato come stucco per vetro e ceramiche, per rinforzare oggetti di bronzo, o come adesivo. In soluzione al 5 in acetone serve a fissare l'inchiostro prima di sbiancare i manoscritti
Resina alla resorcina formaldeide
È usata come stucco, nella riparazione della vernice trasparente vetrificata delle ceramiche. Indurisce a freddo, e resiste all'acqua bollente.
Resine al polimetilacrilato
Vedi la voce Resine acriliche.
Resine Epossidiche
Vedi la voce Adesivi epossidici.
Resine sintetiche
Un vasto gruppo di materie plastiche derivate da prodotti chimici o sostanze naturali,con caratteristiche specifiche per l'uso a cui si intendono destinate. Le resine sintetiche si dividono in due categorie: termoplastiche e termoindurenti. Le resine termoplastiche si ammorbidiscono con il calore, e possono essere poi stampate a pressione in qualunque forma richiesta. Quando sono già indurite, o vulcanizzate, possono ancora essere, se necessario, rifuse e riformate (vedi la voce Resina vinilica per modellare). Le resine termoindurenti richiedono, generalmente, l'aggiunta di un catalizzatore; forniscono la base di una vasta serie di adesivi, riempitivi, lacche e vernici. Devono essere accuratamente selezionate, in funzione delle condizioni alle quali saranno usate, perché hanno una diversa tolleranza al calore, al freddo, all'umidità, ecc. Vi sono qualità indurenti a freddo e qualità indurenti a caldo: una volta vulcanizzate, non possono essere rifuse sebbene in alcuni casi possano essere sciolte.
Rossetto da gioiellieri
È una polvere abrasiva rossa, ottenuta dall'ossido di ferro. È usata per lucidare e per rimuovere i graffi dagli oggetti di metallo, e può essere utilizzata sia asciutta sia preparata in pasta con alcool denaturato o acqua.
S |
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Sapone ad alcool
Il sapone ad alcool è un tipo di sapone che si scioglie in un solvente organico, come benzina avio o tricloroetano, e ne accresce l'efficacia. È particolarmente utile per la pulizia dei tessuti: si deve usare in soluzione all' 1%
Sapone di marsiglia
È un sapone meno raffinato e quindi più alcalino del sapone normale (sapone da toeletta); adatto solamente per lavaggi grossolani, è particolarmente utile nella pulizia dei pennelli.
Saponina
La saponina è derivata dalla pianta saponaria, ed è una polvere bianca che forma schiuma se mescolata ad acqua. Ideale per il lavaggio dei tessuti delicati, perché la sua azione è neutra e molto facilmente forma emulsioni con le sostanze resinose e oleose.
Scagliola
Vedi la voce Gesso comune.
Silicato di Magnesio
Il silicato di magnesio, conosciuto anche come saponaria, steatite ecc., è una pietra estremamente morbida, facilmente lavorabile; preparata in polvere, è venduta come talco. La sepiolite è un silicato di magnesio venduto in forma di polvere; mescolata con acqua distillata è usata per la pulizia di marmi e ceramiche.
Silice idrolizzata
Biossido di silicio mescolato con acido fluoridrico, la silice idrolizzata è usata come agente opacizzante, per esempio nel ritocco delle ceramiche. Viene aggiunta alla vernice per creare una finitura opaca.
Smacchiatore granulare
È un friabile surrogato della gomma, utile per la pulizia del camoscio, della pelle scamosciata, e di qualunque cuoio con una superficie scabra. Si può comprare sia sotto forma di granuli che di blocco compatto, simile al caucciù. Il tipo compatto si può sbriciolare usando una grattugia da cucina. Si strofinano accuratamente i granuli sulla superficie della pelle con la punta delle dita, e quindi si spazzolano usando una spazzola dura.
Smeriglio
Lo smeriglio è una miscela di corindone, magnetite e altri minerali. È estratto, frantumato e quindi graduato. È usato come abrasivo e si acquista in forma di polvere, blocchi, o come tela smeriglio o carta smerigliata. È in vendita anche in forma di pasta per pulire le valvole dell'automobile.
Soda caustica
Un alcali potente, velenoso, e altamente corrosivo, chimicamente conosciuto come idrossido di sodio. Si può usare come soluzione al 5% in acqua per levare le macchie organiche, le macchie di tè, per pulire l'ottone e come sverniciatore, ma non si dovrebbe mai usare su alcunché di poroso. Diluendo la soda caustica, si produce un considerevole calore, che può causare la rottura o l'incrinatura di un recipiente di vetro; quindi queste soluzioni devono essere preparate molto lentamente, aggiungendo la parte solida all'acqua in un piatto di porcellana o in un recipiente di metallo posto in un acquaio. Si deve fare molta attenzione a evitare gli schizzi. La soda caustica va conservata in un posto sicuro e usata proteggendo accuratamente le mani, i vestiti e i mobili. Ogni bruciatura può essere subito neutralizzata con aceto o succo di limone.
Sodio bicarbonato
Conosciuto comunemente come bicarbonato di soda. È un alcali debole, utile per rimuovere le macchie d'acido.
Sodio idrossido
Vedi la voce Idrossido di sodio.
Sodio ipoclorito
Vedi la voce Ipoclorito di sodio.
Sostanza che è in grado di scioglierne un'altra, sia essa solida o liquida. Nella comune pratica fai-da-te si viene a contatto con un gran numero di solventi, alcuni dei quali molto usuali, altri più specifici.
Sono ottimi solventi: l'alcol denaturato, la benzina, l'ammoniaca, l'acqua ragia, la trementina, ecc. I solventi servono anche per diluire sostanze diverse, scioglierne altre, eliminare macchie, pulire e lubrificare oggetti di diverso tipo. In generale i solventi (a parte il più comune che è l'acqua) sono tossici e molti sono infiammabili è pertanto utile individuare un posto sicuro in cui collocare tutte queste sostanze in modo da poterle chiudere ed impedirne l'accesso a persone non autorizzate.
Tutti i più importanti solventi usati nella pulizia e nel restauro dei pezzi d'antiquariato hanno condizioni d'impiego distinte.
Solventi per ruggine
Vedi la voce Prodotti per rimuovere la ruggine.
in falegnameria è ottenuto tradizionalmente con pangesso (gesso di Bologna) e colla animale; è usato per otturare fori di chiodi o tarli e piccole fessurazioni e crepe. A volte, al posto della colla animale può essere usata la colla vinilica. (vai all'approfondimento Lo Stucco )
Stucchi alla cellulosa
Gli stucchi alla cellulosa, costituiti da cellulosa solubile in acqua, additivata con solfato di calcio, sono particolarmente adatti per la riparazione di materiali porosi, come per esempio terracotta, terraglia, ceramica. Non si contraggono, ne si dilatano; e, una volta induriti, sono assolutamente insolubili nell'acqua. Lo stucco si compone mescolandolo con acqua, fino a ottenere una consistenza soda, simile alla pasta da pane. Rimane malleabile per almeno mezz'ora.
Sostanza
chimica che, applicata su una superficie pitturata o verniciata, è in
grado di asportare la pittura o la vernice. Tra i più comuni
svernicianti vi sono le paste semiliquide che vengono applicate a
pennello su superfici di legno o metallo pitturate, e lasciate agire.
La pittura, così aggredita, si stacca e si arriccia e viene facilmente
asportata con una spatola. Ogni operazione di sverniciatura deve essere
effettuata con guanti ed occhiali protettivi poiché si tratta di
sostanze che possono danneggiare la pelle.
Vari sverniciatori disponibili sul mercato sono muniti di un doppio
sistema di chiusura: un tappo a vite posto esternamente e più
all'interno un tappo a pressione. Occorre fare molta attenzione quando
si apre quest'ultimo, in quanto la pressione interna al barattolo
potrebbe farlo saltare mentre lo aprite e provocare schizzi di
sverniciatore.
Per evitare che ciò accada seguite alcune precauzioni:
non agitate il barattolo; non conservatelo in ambienti troppo caldi;
indossate sempre i guanti prima di aprire il barattolo. Se durante il
lavoro venite a contatto con lo sverniciatore, lavate la pelle con
abbondante acqua corrente.
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Talco
Il talco è steatite polverizzata, in vendita in farmacia sotto forma di polvere bianca. È un efficace assorbente dei grassi, e può essere utilizzato per smacchiare i tessuti: si spolverizza la parte macchiata, la si strofina leggermente, e quindi si spazzola. Può anche venir mescolato con un detergente fluido, come il tetracloruro di carbonio, per formare una pasta detergente. Il talco è anche usato come blando abrasivo per la lucidatura.
Tela smeriglio
È una carta a base di carborundum legato con resine, graduata secondo l'abrasività. Può essere usata asciutta, o inumidita con acqua. Quando è asciutta viene utilizzata come la carta vetrata, quando è bagnata è usata per levigare lavori di pittura su metallo o legno. La tela smeriglio dura a lungo quando è usata bagnata, a patto che sia mantenuta umida.
Tetracloruro di carbonio
Il tetracloruro di carbonio è un liquido volatile e incolore, che ha l'odore del cloroformio, dal quale è derivato. È un eccellente solvente per grassi e oli, ed è largamente usato come smacchiatore. Ha il vantaggio di non essere infiammabile, ma non si deve usare vicino a fonti di calore o a una fiamma libera, perché può esalare vapori pericolosi. Quindi, non si deve mai fumare mentre lo si usa, ed è consigliabile utilizzarlo lavorando in una stanza ben ventilata. Il tetracloruro di carbonio può intaccare alcuni colori, perciò si deve sempre fare una prova prima di iniziare a smacchiare i tessuti. Utilizzato come base di molti smacchiatori a secco, può anche essere acquistato in farmacia allo stato puro.
Timolo
Il
timolo è un antisettico del gruppo del fenolo, ed è ottenuto distillando l'olio di timo.
Si scioglie in etere o alcool, ed è un utile fungicida, ottimo anche per gli oggetti
delicati. Evapora a temperatura abbastanza bassa, e può essere usato per fare fumigazioni.
Una soluzione in alcool al 10 si può usare
per impregnare la carta .
La terra d'ombra è un pigmento di origine naturale composto in prevalenza da ossido di ferro, entrano nella sua composizione altri elementi chimici quali il manganese, ad esempio, che ne rafforza le caratteristiche siccative. Grazie a questa proprietà la terra d'ombra è un pigmento che aiuta ad asciugare le pitture ad olio molto più in fretta. E' molto indicato per colorazioni a pittura, quindi unito ad un legante. Meno indicato per mordenzare il legno, in quanto non essendo solubile in acqua e rimanendo in sospensione non colora effettivamente il legno ma crea un leggero velo superficiale facilmente asportabile. Discreto per colorare la gommalacca, ottimo nella formulazione di stucchi a gesso e di patine anticanti
Essenza di trementina, derivata da alcune conifere. Principale diluente per la preparazione della cera. Ottimo prodotto da usare per la pulitura di un mobile (in modo particolare se era trattato a cera) se non vi è la necessità di ricorrere a sistemi più energici come sverniciatori e simili
Nella maggior parte dei casi è altrettanto efficace un sostituto della trementina, come la benzina avio. La qualità della trementina si può controllare lasciando cadere una goccia su una carta assorbente pulita; se evapora senza lasciare segno, è di buona qualità. La trementina dev'essere conservata in luogo buio, perché tende ad addensarsi e a scolorire, se esposta alla luce del sole.
E'
un liquido incolore non infiammabile ma tossico. Viene utilizzato come
solvente e come agente pulente.
Attenzione a non respirarne i vapori perché è
un anestetico.
Tricloroetano
È uno smacchiatore utilizzato per pulire
cuoio e tessuti. Dev' essere sempre usato in un luogo ben areato. Non si deve fumare
mentre lo si usa.
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Vernice alla celluloide
Vedi la voce Vernice poliuretanica.
Vernice poliuretanica
È una vernice trasparente, che da una finitura estremamente resistente al calore, al l'acqua, alle abrasioni. È disponibile sia già mescolata, sia in confezione separata: vernice e catalizzatore (indurente), che è la sostanza che rende la finitura così resistente. Utilizzando quest'ultima confezione, si deve sempre seguire attentamente il foglio di istruzioni durante la preparazione, perché le proporzioni richieste variano da una marca all'altra. La vernice poliuretanica è usata anche come finitura protettiva su ottone e bambù, una volta completata la pulizia e il restauro.
Vernici a olio
Le vernici a olio sono composte da resine sciolte in olio di semi di lino e da una piccola quantità di trementina. Una buona vernice di questa varietà è ottenuta dal coppale, una resina dura, traslucida, di odore delicato, proveniente da diversi alberi tropicali. È in vendita con il nome di coppale.
Vernice a spirito
Si produce sciogliendo la gomma lacca (la resina del Ficus religiosa e del Croton lacciferus) in alcool denaturato. È preparata usualmente dai lucidatori di professione per proprio uso personale, ma si può acquistarla anche già pronta. Vi sono tré tipi di vernice a spirito. Vernice bianca (semitrasparente). Fatta da gomma lacca sbiancata, dona una finitura lattiginosa, semitrasparente, abbastanza delicata. Dev'essere usata solamente su oggetti da non maneggiare troppo, o su intarsi. La versione trasparente ha un color giallo paglierino dorato. Vernice alla gomma lacca naturale. È la vernice che da la finltura più resistente, ed è usata per legni di colore dorato, come, per esempio, la quercia. Vernice rossa. Questo tipo è il più indicato per legni di un caldo colore scuro, come il mogano e il noce. Sono disponibili in commercio le versioni trasparenti sia della vernice rossa sia di quella naturale. In alcune occasioni, la vernice a spirito può essere anche usata come vernice su oggetti di cuoio
Vetriolo
Vedi la voce Acido solforico.
motivo strutturale e ornamento a forma di spirale ampiamente usato negli stili Luigi XIV e Luigi XV.